Storia

Storia di Città di Castello fino al Regno d'Italia

Breve narrazione delle vicissitudini nel corso dei secoli della cittadina tifernate, "capitale" dell'Alta Valle del Tevere lato Umbria (Perugia), fino all'alba dell'Unità d'Italia

I primi insediamenti urbani a Città di Castello si fanno risalire al I milennio a.C. L'area, anticamente nota come Tiferno, fu mèta di transito da parte degli Etruschi, poi con la battaglia di Sentino (295 a.C.) venne sottomessa a Roma. Il municipio del neo-conquistato di Tiferno (divenuto Tifernum Tiberinum) venne ingrandito e abbellito per ordine di Plinio il Giovane e, con la riforma imposta da Diocleziano, fu incluso nella provincia di Tuscia et Umbria. La città continuò a crescere e a prosperare fino al VII secolo, quando venne completamente distrutta dai Goti. Fu il vescovo Florido (ora patrono della città) che ricostruì l'abitato, denominandolo Castrum Felicitatis che, nel X secolo, divenne Civitas Castelli, da cui deriva il nome attuale. Dal 1100, Città di Castello conobbe il suo periodo più fiorente, al punto da estendere il proprio dominio anche oltre l'Appennino. È di quest'epoca il meraviglioso Palazzo dei Priori, progettato da Angelo da Orvieto e ora sede del municipio cittadino.

Dai Guelfi al Regno d'Italia

I Guelfi governarono la città fino al 1422, quando fu conquistata dal condottiero Braccio Fortebraccio da Montone. In seguito a diverse contese e dopo un lungo assedio, Città di Castello divenne Signoria della famiglia Vitelli, che diede nuovo lustro alla città, facendovi costruire mirabili palazzi e maestosi monumenti religiosi. Dopo il breve governo di Cesare Borgia - mandante dell'assassinio di Vitellozzo Vitelli nella congiura di Senigallia (1502) -, Città di Castello rimase sotto il protettorato dei Vitelli per tutto il '500, quando passò nella mani della Chiesa. Nel 1798 la città subì una seconda razzia, questa volta per opera delle truppe Cisalpine, e nel 1809 venne occupata da quelle napoleoniche che vi restarono fino al 1814, quando nel centro urbano venne ristabilito il potere pontificio. L'annessione al Regno d'Italia avvenne nel 1860.

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