Il Festival delle Nazioni di Città di Castello

E’ davvero l’evento culturale di gran lunga più importante della alta Valle del Tevere: il Festival delle Nazioni di Città di Castello, inaugurato sabato venticinque agosto 2018, si pone anche quest’anno sulla scia delle edizioni precedenti, alla scoperta del contemporaneo d’Europa, ma anche di artisti dimenticati, riuscendo a mettere a sistema pure le grandi evidenze strutturali della Valle, con una spinta sincera verso una cultura che sia circolare dal basso come dall’alto. Cinquantuno edizioni, allora, e in questo 2018 una dedica particolare alla musica della Repubblica Ceca, per chiudere un cerchio che ha visto un approfondimento delle culture musicali delle nazioni e dei popoli che hanno sofferto la Grande Guerra: focus su Armenia, Austria, Francia e Germania ed ora la Repubblica Ceca. 

Eventi del Festival delle Nazioni 2018 di Città di Castello

Diciotto gli eventi principali che l’organizzazione ha programmato sino al 7 settembre 2018; insieme a loro però una serie di iniziative collaterali, frutto del fil-rouge della edizione, una sorta di approfondimento in divenire. Complicato evidenziare gli artisti ed i complessi che si esibiranno per il loro numero imponente: la Filarmonica Gioachino Rossini, diretta da Donato Renzetti, l’Orchestra Filarmonica della Boemia meridionale guidata da Jan Talich e i Virtuosi Italiani con Aldo Sisillo. E poi i gruppi cameristici quali Il Quartetto d’archi dei Berliner Philharmoniker, pure le presenze di Pavel Šporcl con il suo Gipsy Way Ensemble, di Federico Mondelci con l’Italian Saxophone Quartet, degli Auser Musici di Carlo Ipata, del duo composto dalla violinista Sara Pastine e dalla pianista Giulia Contaldo e di quello formato dal clarinettista Mattia Aceto e dalla pianista Silvia Ciammaglichella. Solo un accenno sia chiaro, perché le esecuzioni, gli appuntamenti sono davvero tanti ed importanti. Sarà compito dell’orchestra Filarmonica della Boemia meridionale eseguire l’ultimo concerto nella chiesa di San Domenico.