Arte, artigianato e tradizioni

La magia senza età del mulino Serafini a Città di Castello

nella città tifernate è tornato a funzionare il mulino serafini, un gioiello architettonico con meccanismo ispirato da leonardo da vinci. Viene messo in funzione sporadicamente, solo in caso di visite scolastiche o dimostrazioni

A Città di Castello le testimonianze architettoniche di epoche passate non mancano di certo. Una di queste è tornata a vivere nei giorni scorsi: un vecchio mulino del Seicento ha ripreso a macinare il grano, solo per qualche ora, dopo 22 anni di inattività. Si tratta del mulino della famiglia Serafini, funzionante grazie a un marchingegno ispirato da Leonardo Da Vinci e attualmente impiegato per dimostrazioni e visite scolastiche. 

Questo gioiello architettonico si trova nel quartiere della Madonna del Latte, non lontano dal centro storico, accanto agli orti sociali cui fornisce acqua grazie all’invaso. Una struttura sopravvissuta ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e rimasta in funzione fino agli anni cinquanta. I suoi ingranaggi a coppa conica, disegnati dal maestro che dipinse la Gioconda, consentono il trasferimento dell’energia da orizzontale a verticale e viceversa, generando la rotazione della macina e la fuoriuscita della farina.

Osservando il mulino in funzione, non si può che rimanere affascinati dall’ingegno dei tempi che furono. Ora viene messo in funzione raramente perché eventuali guasti sarebbero complessi e costosi da riparare. Il bottaccio tuttavia, che fornisce energia al mulino, è rimasto sempre in funzione. La struttura è molto interessante anche per le giovani generazioni, per far comprendere loro la storia e le tradizioni della cultura contadina.

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