Una primavera sinonimo di rinascita culturale a Città di Castello con la mostra dedicata a Raffaello
Da non perdere, dal prossimo marzo alla fine di maggio 2021, l'esposizione "Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo", con le opere dell'Artista in mostra nella stessa città dell'Umbria che contribuì al fiorire della sua straordinaria carriera
Si guarda avanti a Città di Castello e si guarda alla prossima primavera quando si spera riprenderanno le attività culturali. Ecco allora che ben sei opere di Raffaello, di cui cade proprio quest'anno il V centenario dalla morte (1520-2020), saranno esposte nella mostra "Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo” in programma a primavera 2021 (27 marzo-30 maggio 2021). Proprio a Città di Castello l’artista dipinse lo Sposalizio della Vergine e ha lasciato lo Stendardo processionale della Santissima Trinità. Sarà ricomposta la Pala di San Nicola, prima opera firmata da Raffaello. Novità assoluta: dalla mostra in poi il gonfalone di Raffaello e il Martirio di San Sebastiano saranno "vis-à-vis” nella stessa sala. La qualità della mostra è data anche dal fatto che la rassegna castellana verrà dopo quella di Urbino e delle scuderie del Quirinale, unica in Umbria ad essere finanziata dal Comitato nazionale per il Cinquecentenario, a cura di Marica Mercalli, Direttore generale per la Sicurezza del Patrimonio Culturale del MiBACT, e Laura Teza, professore associato di Storia dell'Arte Moderna dell'Università degli Studi di Perugia. La mostra ricostruisce il periodo tifernate di Raffaello, quando tra 1500 e 1504, ad appena venti anni, ricevette a Città di Castello importanti commissioni che gli aprirono le porte delle corti rinascimentali e della curia romana.