Arte, artigianato e tradizioni

Ricamo Punto Assisi

Storia di un ricamo

Il ricamo a punto Assisi, detto anche ricamo francescano, si realizza mediante una tecnica a doppia croce di probabile derivazione copta, sviluppatasi durante il Medioevo ed utilizzata soprattutto dalle monache clarisse a partire dal Duecento. L'arte di impreziosire abiti eleganti, tovagliati e corredi per le famiglie benestanti con il punto Assisi era praticata con particolare abilità nelle case, nei monasteri, nelle scuole e nelle botteghe artigianali in tutta l'Umbria. Già nel 1500 i libri di schemi e modelli per realizzare il ricamo a punto Assisi circolavano in tutta Europa.

La tecnica del ricamo punto Assisi

Peculiarità dei ricami a punto Assisi sono i disegni e i motivi vuoti, circondati da sfondi e contorni pieni. Le linee di contorno che delimitano i disegni vengono realizzate mediante punto scritto operando in due tempi con il punto filza, prendendo tre fili e lasciandone tre, mentre gli sfondi vengono riempiti a punto croce, eseguendo prima il mezzo punto e poi retrocedendo, su tele di lino naturali a trama ed ordito regolare in modo da poter contare i fili più agevolmente (cd. tela Assisi o francescana). La matassa per realizzare i contorni e la riempitura del fondo è generalmente di un unico colore, celeste o ruggine, più raramente di due tonalità simili.

Il ricamo è un fulgido esempio dell'artigianato dell'Alta Valle del Tevere, lato "Umbria", e di Città di Castello. Tanto che nella città tifernate è ancora attivo il laboratorio e omonimo museo "Collezione Tessile Tela Umbra".


Nella foto: un esempio di tovaglia con ricamo artigianale Punto Assisi. Da accademiapuntoassisi.com.

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