Arte, artigianato e tradizioni

Monasteri a Città di Castello

Nel quartiere San Giacomo della "capitale" della Valtiberina umbra (Perugia) sono ben sei i monasteri visitabili, tutti con la loro incredibile storia di tradizione e fede

Di sicuro Città di Castello (Alta Valle del Tevere Umbria, Perugia) è un borgo importante, centro europeo della grafica, sede di mostre, musei, feste e moltissimo altro. Ma soprattutto Città di Castello è bella e da scoprire nel suo tessuto urbanistico e storico. Come il "Circuito dei Monasteri", imprevedibile, nel quartiere di San Giacomo, con molte tracce, molti elementi, di una fede forte e radicata soprattutto al femminile, tradizione che arriva direttamente dal Medioevo, da San Francesco, da Santa Chiara. Fu in quel periodo che sorsero i conventi, ancora oggi esistenti nella gran parte.

Basta allora passeggiare lungo la via più importante del quartiere, XI Settembre, per sentire l'aria mistica, una tensione religiosa che si alimenta ancor di più quando si entra nelle chiese, che sono a sostanziare la vita del convento. Sono almeno 3 le strutture importanti, a partire dal Monastero delle Clarisse Murate, per passare a quello delle Cappuccine di Santa Veronica fino al Santuario della Madonna delle Grazie. Esiste anche il Convento della Clarisse Urbaniste come il complesso che una volta era il Seminario Diocesano, senza mai dimenticare l'istituzione che sembra avere ancora oggi il maggior fascino, come l'Istituto Sacro Cuore, e la grande chiesa dedicata a Santa Chiara, facente parte dell'omonimo monastero (quello delle Clarisse Murate, ndr), dove si può ancora vedere la "rota", lo strumento con il quale le mamme in difficoltà affidavano anonimamente il proprio figlio alla carità delle suore, strumento che è stato sempre il simbolo di dolore e di abbandono.



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