Arte, artigianato e tradizioni

Il Monastero delle Clarisse Murate di Città di Castello

In attesa della Pasqua, che a Città di Castello (Perugia, Umbria), come per l’intera Val Tiberina, si sostanzia con le processioni del Venerdì Santo, si può visitare uno dei gioielli dell'architettura e della storia cittadina, dal nome un po' sinistro, di Monastero delle Clarisse Murate o "Rimurate" e che tennero sino a una quindicina di anni fa; gioielli che si legano al sentimento religioso dei "castellani", se non altro per il ricordo forte e partecipato.

Quell'edificio, in via dei Lanari, ha ancora oggi una ben conservata rampa cinquecentesca d'accesso e mette in bella mostra, ai lati del portone principale, due segni importanti della storia cittadina. Da una parte v'è la "porta del pane", laddove la comunità manteneva la "sue" suore, inviando all'interno del monastero il cibo e le bevande. E dall'altra, invece, si nota ancora la "ruota", per introdurre nel monastero anche i bambini che madri povere non avrebbero saputo come mantenere.

Oggi tutto è cambiato, intanto perché è cambiato l'ordine ospitando al momento le Suore Francescane dell'Immacolata ma anche perché il Monastero delle Clarisse Murate di Città di Castello si è aperto al mondo abbandonando la morsa della clausura che l'aveva contraddistinto nei secoli.


Nella foto: particolare della facciata del Monastero delle Clarisse Murate di Città di Castello (Perugia, Alta Valle del Tevere). Da cittadicastelloturismo.it.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.