Valtiberina umbra

Umbertide e il suo fiume

È il Tevere la vera linfa vitale di Umbertide (Perugia, Valtiberina umbra): lì diventa grande, lì diventa un fiume vero e la cittadina se l'è fatto proprio, inglobandolo nelle mura, vivendolo in modo appassionato. Per fare il bagno, per pescare, per giocarvi solamente: chi non l'ha frequentato tra gli umbertidesi, magari spostandosi nelle "briglie", che hanno il compito di attenuarne la forza in particolari momenti. Umbertide è tutto un programma, già nel nome: sono davvero poche le cittadine che si ritrovano con un toponimo diverso dopo secoli di esistenza. Prima si chiamava Fratta, trasformato in Umbertide nel secolo scorso: c'è chi dice per onore al principe Umberto di Savoia, anche se altri spostano la vicenda all'Alto Medioevo. Chissà!

Il simbolo forte del centro abitato è tutto spiegato nella Rocca Medievale omonima, costruita nella seconda metà del Trecento: imponente, soprattutto imprendibile, con l'acqua del Tevere a fare da rinforzo alle difese, con ponti levatoi come si confà in queste situazioni. Erano anni complicati e le protezioni molto ricercate. Ora però, ha abbandonato il suo aspetto guerresco, per diventare il polo da dove si irraggia la cultura e la partecipazione popolare. Un museo, un luogo di mostre, una esaltazione dell'arte contemporanea, ecco cosa è diventato, quasi una contraddizione con mura che fanno da contenitore e che arrivano da sette secoli.

A settembre poi, ogni anno, un evento che è un grande salto nella storia: Umbertide si veste con abiti tipici per "Fratta dell'800" - "Feste di settembre di fine Ottocento". C’è da rievocare qualche evento particolare? No! Solo il passaggio dai secoli di dominio papalino ad una sorta di rinascita con il Regno d'Italia. L'euforia che si riscontrò in città in quel periodo fu elettrizzante, ecco allora che il riferimento al Principe di Piemonte, Umberto, prende ancor più piede. Ed allora quel periodo è stato "fotografato" e ora viene riproposto con una rigorosità che è d'obbligo sia nell'abbigliamento che negli addobbi. Ed anche nei cibi, che si incontrano nelle quattordici taverne, tutte nel centro storico, e tutte con sapori che proprio all'Ottocento si rifanno, a quando cioè Umbertide e il suo territorio erano uno degli snodi del passaggio verso nord da parte dei commerci e viandanti romani e perugini.


Nella foto: la torre della Rocca di Umbertide (Perugia, Alta Valle del Tevere, Umbria).

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