Eventi, feste e sagre Città di Castello e Valtiberina umbra

DIT - Discesa Internazionale del Tevere da Città di Castello a Roma

Storico evento (ben 38 edizioni alle spalle) che unisce natura, forma fisica e sostenibilità. A cavallo tra il 25 aprile e il Primo maggio, percorso percorribile in kayak, canoa, MTB e trekking

Ogni anno la DIT - Discesa Internazionale del Tevere da Città di Castello a Roma prende il via dalla città dell'Alta Valle del Tevere umbra (provincia di Perugia) nei giorni a cavallo del 25 aprile per poi concludersi il Primo maggio nella Città eterna.
Inizialmente pensata ed effettuata soltanto in canoa, dall'edizione 2013 (nel 2017 si è svolta la 38esima) è anche possibile farla in trekking, con itinerari paralleli al corso d'acqua, oltreché in bici (di qualsiasi tipo, purché non da corsa). Ed anche in kayak e SUP (Stand Up Paddle).

La DIT è davvero entrare nell'intima essenza del Tevere e, come la definiscono gli organizzatori, e come poteva essere diversamente, un "camping nautico con finalità sportive, ecologiche e turistico - culturali". Ed è così vero che la Discesa si può portare a termine a piedi insieme al proprio cane, perché anche in quel modo significa vivere il fiume. E partecipare a soltanto alcune tappe di essa.

La partenza da Città di Castello è obbligata: è lì che il Tevere comincia ad avere una "sembianza", raggiungendo un'altezza tale da poter far scorrere una canoa. E se tutto il percorso è molto bello, l'Alta Valtiberina rappresenta quello che più di altri posti si avvicina all'immersione nel mondo del fiume: poche le case, pochissimi gli impedimenti costruiti dall'uomo, una pace e un silenzio d'altri tempi. Silenzio, sì, ma durante la discesa rotto dalle centinaia di canoe, dai tanti turisti elettrizzati per essere finalmente dalla "parte del fiume". L'assistenza è capillare: dalle sponde si possono ricevere aiuti per ogni canoista che lo richieda e vi sono anche dei mezzi che aiutano a trasportare i bagagli dei concorrenti, che saranno circa duecento, con età variabile dai cinque agli ottanta anni. La Discesa Internazionale del Tevere, ovviamente, è fatta per il piacere dei canoisti, camminatori, ciclisti e delle loro famiglie. Di fatto, però, fa bene anche al fiume: tutti quegli occhi che guardano lo stato dell'alveo, poi riportano i risultati in "superficie", diventando i primi osservatori di eventuali erosioni delle sponde o immissioni inquinanti. Ma il passare sul Tevere è il passare nella storia e vedere i paesi e le cittadine, grandi e piccole, si lambisce anche Perugia, è davvero un godimento per la sensibilità dei partecipanti.

L'entrata nel Lazio cambia nell'aspetto la DIT - Discesa Internazionale del Tevere da Città di Castello a Roma: il fiume è più profondo, ha acquisito il Nera, che ha una grande portata, e da lì si vive solo l'arrivo a Roma, l'arrivo a Ponte Milvio il Primo maggio, dove tradizionalmente la discesa finisce e dove si allestisce la festa finale.

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