Valtiberina umbra

Da Città di Castello a Montone tra arte e fede

Un itinerario religioso, culturale e artistico attraverso l'Alta Valle del Tevere umbra in direzione Sud partendo dalla città tifernate e arrivando in quella di Braccio Fortebracci

L'Alta Valle del Tevere è, insieme, parte dell'Umbria e parte della spiritualità che l'ha resa celebre e importante: così negli anni, nei secoli, si sono sviluppati percorsi religiosi o anche solamente culturali, che l'attraversano tutta, in lungo e in largo. Il punto di partenza per qualsiasi direzione si voglia prendere è, manco a dirlo, Città di Castello, bellissima e rinascimentale, come le sue opere di Palazzo Vitelli, "prodotte" da Signorelli, Raffaello, Ghirlandaio, assolutamente da vedere. Ci si può quindi avviare verso il "Cammino Francescano" per arrivare all'Eremo del Buon Riposo, dove il Santo di Assisi sostava nel suo andare verso La Verna (Chiusi della Verna, Arezzo, Toscana): tutto ancora parla di Lui, dalla chiesetta, alla sua celletta, all'altare al coro, per finire, alla Grotta del Diavolo, dove il Santo venne tentato da Belzebù. Da vedere, anche se non v'è un vero file-rouge, anche il Santuario della Madonna di Belvedere, costruzione del diciassettesimo secolo, dove si venera un'antichissima immagine della Madonna, dall'origine incerta. All'uscita dalla chiesetta è il panorama a farla da padrone: La Verna, la Valle del Tevere e soprattutto Città di Castello coi campanili, con le torri, tutto sembra a portata di mano. Sembra di volare di superare il tempo ed anche lo spazio, tanto è mozzafiato la visione.

Via allora in questo itinerario religioso e artistico verso Umbertide per arrivare poi, trenta sono i chilometri da percorrere, alla Abbazia di San Benedetto Vecchio di Pietralunga, bella e piena di sentimenti evocatori. Qualsiasi sia il movente del viaggio, a questo punto non manca che entrare a Montone, il paese di Fortebraccio, grande condottiero del tempo dei Capitani di Ventura, grande protettore di Perugia. I segni di una passata grandezza vi sono tutti, come quelli della nettezza di un contesto medievale molto ben conservato, e dove è conservata una spina che secondo la tradizione faceva parte della "Corona di Cristo".


Nella foto: veduta della facciata del Santuario della Madonna di Belvedere nella frazione Belvedere di Città di Castello (Perugia, Valtiberina umbra).

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